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UNA LEGGENDA URBANA
La mia pluriennale collaborazione con il maestro Vlada Baralic, che dura da quasi vent'anni, mi permette di dire qualche parola in più su questo artista, pedagogo, ed eccellente professionista.
Baralic e' nato sull'altipiano che sovrasta la maggiore metropoli mondiale degli strumenti a fiato, la leggendaria Guča.
Il mio caro amico, pittore e scrittore Momo Kapor,diceva:“Non c'e' posto sul pianeta dove la tromba ha un suono pari a quello di Guča“. E aveva ragione.
Questi suoni avevano rapito il nostro Vlada già da giovanissimo. Vivendo in alto, più vicino a Dio, tra il futuro da calciatore e quello dell'artista, scelse il secondo.
Invece della tromba si decise per uno strumento più dolce e più poetico – il flauto.
Il flauto di Pan è il primissimo strumento usato dall'uomo. I magici suoni di tromba del suo paese, ispireranno Vlada ad acquisire la padronanza anche del secondo strumento.
Determinato, volenteroso, paziente, alla fine diventa un virtuoso del flauto.
Oltre vent'anni fa fonda il gruppo „I Sognatori“, con l'intenzione, probabilmente, di realizzare il sogno della sua infanzia...
Il gruppo è molto popolare a Belgrado, in Serbia, nell'intera regione della ex Jugoslavia, e anche oltre.
La mia lunga esperienza di ristoratore mi aveva insegnato che in un locale niente è in grado di toccare il cuore di una persona, come lo è la musica, quella autentica, quella ancestrale.
In questo Vlada Baralić è insuperabile. Il suo flauto è insuperabile. E' in grado di condurvi verso i misteriosi mondi della musica. Eseguendo i brani tradizionali Vlada vi riporta indietro nel passato della creazione musicale.
Con i suoi „Sognatori“ Vlada è capace di eseguire alla perfezione non soltanto la nostra musica nazionale, ma anche i brani della tradizione mondiale.
Questo artista di grande caratura, con il suo eccellente gruppo, è entrato di merito nel Pantheon degli immortali della musica in Serbia.
Con la sincera ammirazione e rispetto,
Rale Rađenović
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